Viticoltura. Il concetto di “sostenibilità”.

da: “PROGETTO GUIDA PER L’IMPIANTO DI UN NUOVO VIGNETO” di Marco Menghini e Daniele Mazzieri
un grappolo di uva bianca

In questo panorama di opportunità tecniche, i prodotti proposti dal viticoltore si rapportano necessariamente con la valutazione del consumatore in termini di qualità generale, tipicità ed il rapporto qualità-prezzo. Tuttavia il prodotto non deve essere interessante solo per chi acquista: il vino deve essere remunerativo soprattutto per chi lo produce. La competitività sul mercato si fonda sulla dinamica produttiva, mentre la prospettiva di continuità di vendita si basa sulla disponibilità di risorse. Lo Sviluppo Sostenibile è un sistema produttivo che, dal punto di vista della termodinamica, genera più energia di quanta ne utilizzi.

Ad oggi “sostenibile” equivale a “conveniente”, cioè capace di garantire un beneficio per un lungo periodo: ogni attività va considerata nel suo complesso in funzione di una stima tra cosa/quanto produce e cosa/quanto consuma.

La sostenibilità richiama a sé due aspetti essenziali:

  1. Aspetto Ecologico
    • Ogni agroecosistema appartiene ad un ecosistema di ordine superiore. Ciò comporta che i danni procurati all’agroecosistema si ripercuotono velocemente e gravemente sull’ecosistema di ordine superiore.
    • Ridurre l’impatto ambientale comporta una riduzione dei rischi per l’impresa.
  2. Aspetto Economico
    • L’utile aziendale determinato dalla costo di produzione, prezzo di vendita (PLV, produzione lorda vendibile) e volume di vendita.
    • Interesse del consumatore (immagine del prodotto e rapporto qualità-prezzo)

In viticoltura il territorio determina la strategia colturale la cui attuazione genera ovviamente il risultato produttivo finale e l’impatto ambientale. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato, a livello mondiale, i gravi danni che hanno subito gli agroecosistemi a seguito dell’uso massiccio di fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi. Al tempo stesso negli ultimi anni, un crescente numero di viticoltori (tra cui molti giovani) hanno investito nell’utilizzo di prodotti naturali per la gestione del vigneto, ottenendo un duplice ed importante risultato: una migliore qualità dell’uva e una diminuzione dei costi poiché, lavorando secondo natura, si riducono sforzi e sprechi.

La sostenibilità in viticoltura deve:

  • garantire al produttore una produzione economicamente interessante attraverso la messa a punto di strategie colturali opportune
  • garantire al consumatore un prodotto qualitativamente valido (parametri organolettici e igienico-sanitari) attraverso una commercializzazione trasparente (tracciabilità e rintracciabilità)
  • garantire all’ambiente la conservazione e la difesa delle risorse naturali.
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